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Fabbriche di terremoti. Contrariamente a quanto si crede di solito, i terremoti non sono sempre di origine naturale. In tutto il mondo si verificano anche terremoti provocati dalle attività umane, in particolare dall’estrazione di minerali e di gas e dalle dighe. Provocano terremoti, anche se con minor frequenza, il fracking , la geotermia (sfruttamento del calore del sottosuolo), i test nucleari.
La sismicità indotta dall’uomo si aggiunge all’impatto - ben più pesante - delle attività umane sul clima, tanto che un’equipe di geofisici di un’università inglese ha aperto nel 2017 il HiQuake, il primo database mondiale dei terremoti artificiali, cioè provocati dalle attività umane. Secondo gli studiosi dell’HiQuake, negli ultimi 148 anni ce ne sarebbero stati 728. L’inquietante record spetta agli Stati Uniti (181 casi) seguiti da Cina (147) e Canada (52). Ma nella “top ten” mondiale ci sono anche diversi paesi europei: Germania, Paesi Bassi, Francia. L’Italia è all’undicesimo posto con 14 casi.
In 2 casi su 3 i sismi di origine umana sono deboli e per lo più impercettibili: il 67% è di magnitudo non superiore a 4.
Nel 2008 il terremoto del Sichuan (Cina), di magnitudo 7.9, ha mietuto 69mila vittime. Gli studiosi sono quasi certi che è stato innescato da un’enorme diga che preme il suolo con 1,1 miliardi di metri cubi di acqua.
I sismi attribuibili alle attività umane si dividono in due tipologie: quelli indotti e quelli innescati. I primi sono le fratture causate dall’uomo all’interno delle rocce: questo avviene, per esempio, nel fracking: iniettando liquidi (in genere acqua) ad alta pressione si creano spesso vaste fratture nel sottosuolo per estrarre petrolio ed altri minerali.
Ma sono molto più pericolosi i terremoti innescati, vale a dire la stimolazione di faglie (cioè fratture) già esistenti. I movimenti delle masse rocciose possono avvenire, infatti, non solo per l’azione di forze sotterranee, come quelle del magma, ma anche per eventi in superficie (come frane, carico di ghiaccio o di neve) che modificano la distribuzione dei pesi sulle rocce.
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